AEROPORTO GUGLIELMO MARCONI DI BOLOGNA S.p.A.: il Consiglio di Amministrazione approva il Progetto di Bilancio di Esercizio e il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019

Forte crescita dei principali indicatori economici:
– Ricavi consolidati pari a 125,1 milioni di euro, +9,7% rispetto al 2018
– EBITDA a 44,9 milioni di euro, in forte crescita (+16,1%) rispetto ai
38,7 milioni del precedente esercizio.
– L’EBIT consolidato si è attestato a 31,1 milioni di Euro, con una
crescita del 23,2% rispetto ai 25,2 milioni del 2018.
– L’utile netto consolidato è stato pari a 20,9 milioni di Euro, +16,3%
rispetto al 2018.

Per prudenza rispetto all’eccezionalità dell’emergenza sanitaria Covid-19 la proposta di destinazione dell’utile di esercizio della Capogruppo è per il 5% a riserva legale e per il restante 95% a riserva straordinaria.
L’A.D. Nazareno Ventola: “la robustezza della struttura economica e
patrimoniale dello scalo, frutto di oltre dieci anni consecutivi di crescita, sarà il fattore chiave per affrontare nelle migliori condizioni possibili l’attuale emergenza Covid-19”.

Alcuni dati nel dettaglio:

Il 2019 è stato un anno di forte crescita per l’Aeroporto Marconi di Bologna, che supera per la prima volta quota nove milioni di passeggeri. Per l’esattezza, sono transitati dallo scalo 9.405.920 passeggeri, compresi i transiti e l’Aviazione Generale, con una crescita del 10,6% rispetto al 2018, grazie all’introduzione di nuove destinazioni ed il potenziamento di rotte già presenti.
Il 2019 conferma anche la forte vocazione internazionale dello scalo di Bologna, con i passeggeri su voli internazionali – sia UE che extra-UE – pari al 79,2% del traffico, in aumento rispetto al 76,8% del 2018.
La crescita del traffico passeggeri è da ricondurre allo sviluppo di entrambe le componenti, sia del traffico di linea che del traffico low cost.
Nello specifico, il traffico di linea chiude il 2019 con una crescita del 4,9% del volume di passeggeri grazie all’introduzione di nuovi voli per Helsinki, Philadelphia, Nis e Tirana e al potenziamento delle frequenze verso alcuni hub da parte delle principali compagnie aeree internazionali, come i collegamenti per Francoforte, Amsterdam, Istanbul, Tbilisi, Atene, Madrid e Marrakech.
In forte crescita anche il segmento rappresentato dai vettori low cost, che registra un incremento pari al 14,7%, in particolare grazie al potenziamento delle operazioni da parte di Ryanair e di Wizzair.
Il load factor medio (coefficiente di riempimento di un aeromobile) conferma il positivo trend di crescita degli ultimi anni, passando dall’81,3% del 2018 all’81,5% del 2019, grazie all’incremento dei passeggeri superiore rispetto all’aumento dei posti offerti.
Il traffico cargo nel 2019 è stato pari a 48.832.550 kg. (-7,3% rispetto al 2018), in linea con le performance del settore e gravato dalla difficile situazione internazionale ed in particolar modo dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
In termini di traffico per aree geografiche, si conferma come soltanto un quinto circa del traffico passeggeri (il 20,8%) sia domestico, seguito da Spagna (13,8%), Regno Unito (9,6%), Germania (9,5%) e Francia (5,4%).
Nel 2019 il network di destinazioni servite direttamente passa a 120 dalle 114 del 2018, con il numero di vettori presenti sullo scalo che aumenta da 49 a 57. Ryanair si conferma la prima compagnia per numero di passeggeri, seguita da Wizz Air, Alitalia, Air France, Lufthansa e British Airways.

L’incertezza relativa alla durata dell’emergenza sanitaria in corso e la rapidità ed intensità del suo evolversi rendono difficile prevedere l’andamento del traffico e della situazione economicofinanziaria della Società nei prossimi mesi, ma le aspettative sono di una significativa
contrazione nei volumi e, di conseguenza, nei risultati e nel cash flow del prossimo trimestre.
Al fine di mantenere l’equilibrio finanziario e la liquidità necessaria ai fini operativi, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato il pronto avvio del già previsto accesso a linee
di credito e finanziamenti bancari in ottica di adeguata provvista delle esigenze finanziarie del Gruppo. Nella medesima ottica di salvaguardia del cash flow aziendale è proposta all’Assemblea la destinazione dell’utile di esercizio 2019 a riserva.
Pur in presenza di un quadro contingente negativo e senza precedenti, il Gruppo ha valutato, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, che tale difficile situazione di emergenza sia da ritenersi temporanea e che, superata la crisi sanitaria, la flessione economica che sarà
registrata nei risultati del 2020, sarà progressivamente recuperata in un orizzonte temporale di medio termine.